Avellino, oasi della salute

Responsabile scientifico del progetto
dott.ssa Cristina Coccia – Biologa  (N° iscrizione ONB: AA_077876)

PANORAMICA

La città costituisce spesso un ostacolo alla salute: favorisce stili di vita sedentari, ha una qualità dell’aria scadente, l’alimentazione che offre ⎼ ancorché prelibata ⎼ induce ad eccessi che degenerano in obesità, diabete e stati infiammatori cronici. Occorre un altro modello, che faccia della città lo strumento del miglioramento della salute. Essa deve diventare il luogo della salute, fisica e psicologica; il luogo dove si offrono innumerevoli occasioni per rendere salubre ⎼ e non semplicemente “vivibile” ⎼ l’ambiente in cui i cittadini risiedono. Un’azione, che si estenda in una molteplicità di ambiti, ma che sia organica e strategicamente impostata, darà la possibilità alle persone di poter migliorare la propria salute, e creare nella città, diventata attrattiva, nuove possibilità di impieghi proficui.

Il progetto si basa su due idee precise e sintetiche: un miglioramento delle condizioni di salute che, a breve, ma soprattutto a lungo termine, porterà ad una fortificazione della qualità umana degli italiani e un ripristino ecologico fondato sul recupero delle condizioni originarie degli ambienti urbani.

Il ripristino ecologico è un processo in cui l’uomo promuove azioni tese al recupero di un ambiente degradato; tali azioni consistono principalmente nella rimozione delle cause di danno e al contempo promuovono quelle specie autoctone (tra cui vegetali e animali) che tendono a rinaturalizzare gli ecosistemi. Importanza fondamentale viene data anche alla funzionalità della componente suolo.

Per le opere di ripristino ecologico è importante valutare la complessità dell’ecosistema: un ecosistema in cui diminuisce la complessità, quindi la ricchezza di specie e la biodiversità, è un ecosistema degradato. La migliore tecnica per invertire la tendenza alla distruzione degli ecosistemi urbani, è quella di proteggere le popolazioni originarie e i loro ambienti in condizioni di minore contaminazione possibile.

Lo scopo dell’ecologia del ripristino non è quello di sostituire le specie presenti in origine con altre specie esotiche simili o di analoga funzione, ma è quello di riportare alle condizioni originarie le popolazioni indigene. L’ecosistema deve essere ripristinato con una serie di approcci CONSERVATIVI e non SOSTITUTIVI.

OBIETTIVI

  1. Miglioramento della salute dei cittadini
  2. Creazione di nuove opportunità di lavoro
  3. Abbassamento dei livelli di inquinamento ambientale
  4. Recupero ecologico dell’ambiente urbano
  5. Attività di contrasto alla diffusione della droga nelle scuole e all’alcolismo giovanile.

SPECIFICHE

  1. Prevenzione per le diverse fasce d’età con specifiche direttive medico-nutrizionali.
  2. Percorsi della salute in città – “Sulle vie della salute”: una serie di passeggiate adatte al miglioramento della forma fisica, ideate come cardio-passeggiate, segnalate con idonee indicazioni dei percorsi. Lungo il tragitto saranno presenti panchine e punti di ristoro con chioschi o bar convenzionati in cui reperire spuntini studiati al mantenimento del peso corporeo ideale e al miglioramento del proprio stato fisico, in un’ottica di potenziamento del proprio sistema immunitario e di diminuzione dei livelli di stress.
  3. Cooperazione con servizi di ristorazione e scuole per promuovere uno stile di vita salutare con campagne di informazione ed elaborazione di menù nutrizionalmente validi, in cui siano presenti esclusivamente verdure e frutta di stagione.
  4. Collaborazione con palestre e centri benessere per promuovere attività fisiche che si avvalgano dell’opera di personale esperto. Partecipazione a sedute di allenamento (a diversi livelli di impegno fisico: dolce, medio, intensivo) per le quali sono previsti degli abbonamenti agevolati per i residenti.
  5. Diffusione e promozione di prodotti biologici e di preparati fitoterapici per il miglioramento dei livelli di salute dei cittadini. Informazione e istruzione sulle specie coltivate e selvatiche presenti nel nostro territorio e sulla stagionalità degli alimenti, mediante corsi e seminari sulle specie vegetali nostrane. Escursioni guidate per scoprire la flora locale.
  6. Controllo capillare e frequente in tutte le scuole d’istruzione secondaria di primo e secondo grado per impedire il consumo di droghe di ogni tipo.
  7. Corsi d’informazione, obbligatori per tutti gli alunni di scuole medie e superiori, sugli effetti del consumo delle droghe sull’organismo e dell’abuso di alcool sul sistema nervoso, sull’apparato gastrointestinale, sul metabolismo e sui livelli di stress ossidativo.
  8. Gruppo di Analisi e Controllo dell’Inquinamento (G.A.C.I.) che, oltre al supporto dell’ARPAC, coinvolga Università e professionisti per indagare e rimuovere le cause d’inquinamento e/o degrado dell’area urbana avellinese. Al gruppo di ricerca arriveranno i dati e verranno indicate le migliori strategie per porre rimedio al danno ambientale.
  9. Recupero ecologico della città, mediante cura e manutenzione del verde urbano, creazione di parchi, aiuole, giardini e orti urbani periodicamente sottoposti a monitoraggio da parte di esperti che valutino la salute delle varie componenti ambientali, a titolo esemplificativo, oltre alle specie vegetali, può essere valutata la qualità dell’entomofauna, dei suoli, delle acque. Verranno elaborate opere di risanamento di aree degradate anche mediante progetti di ingegneria naturalistica (ad esempio nel fondovalle del torrente Fenestrelle).
  10. Il progetto deve essere associato a un calendario e ad ogni scadenza deve corrispondere un obiettivo da conseguire.

TAPPE INTERMEDIE

Elaborazione dei percorsi della salute

Nutrizionisti, medici e dottori in scienze motorie elaboreranno i tragitti appropriati per migliorare i livelli di salute degli avellinesi, suddividendoli in categorie in base alla difficoltà.

La città verrà attraversata da percorsi forniti di apposita segnaletica, dalla quale l’utente potrà conoscere le distanze percorse e quelle restanti fino al termine del tragitto, una media delle calorie bruciate e i tempi di percorrenza secondo una indicativa velocità dell’andatura.

Lungo i percorsi vi saranno delle tappe che forniranno le indicazioni necessarie, la possibilità di rifornirsi di acqua (bar e distributori), panchine per le brevi soste.

Nei punti di ristoro presenti lungo il percorso sarà possibile acquistare spuntini consigliati per il tipo tragitto che si sta percorrendo. Gli alimenti verranno selezionati e resi disponibili nei locali commerciali o in appositi distributori automatici.

Alle persone più anziane sarà possibile partecipare alle “camminate assistite”. Con cadenza periodica prestabilita, una guida accompagnerà il gruppo di camminatori dall’inizio del tragitto fino alla meta, garantendo assistenza, coesione e continuità nel tempo.

Elaborazione e stampa di opuscoli o cartine della città con i tracciati dei percorsi distinti per difficoltà. I percorsi verranno elaborati da preparatori atletici che esamineranno la piantina della città segnalando i tracciati più idonei alle diverse condizioni fisiche (fisiologiche o patologiche) e alle diverse fasce d’età. Possono anche essere fornite indicazioni sulle calorie bruciate (mediamente) per ogni percorso.

Elaborazione dei menù della salute nei servizi di ristorazione e nei locali

I proprietari dei servizi di ristorazione, con la consulenza di dietologi, dietisti e nutrizionisti saranno in grado di proporre ai loro clienti dei menù bilanciati con il corretto apporto di nutrienti e pietanze valide e salutari per tutti. Potranno essere elaborati anche menù studiati per fasce d’età, condizioni patologiche ed esigenze particolari. Ogni locale o servizio di ristorazione convenzionato con il progetto offrirà una consulenza nutrizionale da parte di nutrizionisti o dietologi che consiglieranno ai clienti gli alimenti più adatti alle loro necessità nutrizionali.

Bandi di concorso per l’assegnazione di posizioni di docenza nell’ambito di corsi di informazione sulla flora e la fauna tipiche dell’ambiente irpino

Ogni anno verranno messi a disposizione, mediante bandi pubblici per la ricerca di figure professionali, posti per incarichi di docenza in corsi di formazione, da tenere in ogni scuola d’istruzione primaria e secondaria di primo e secondo grado, sulla flora tipica delle montagne appenniniche e, in particolare, dell’ambiente irpino e sulla sua variabilità a seconda della quota altimetrica, delle temperature stagionali e della disponibilità idrica. Si potrà fare cenno anche alle specie tipiche della fauna dei Parchi regionali del Partenio e dei Monti Picentini. Sarà anche trattato il tema della presenza dell’uomo nell’ambiente selvatico e rurale e delle modifiche che egli apporta al paesaggio con le sue attività. Si potranno anche portare esempi di tecniche di coltivazione delle specie vegetali presenti nel territorio e di prodotti tipici del settore agroalimentare irpino e delle sue tradizioni enogastronomiche. I docenti dei corsi dovranno essere laureati magistrali in scienze biologiche, scienze naturali, scienze erboristiche, tecnologie agroalimentari, scienze forestali, scienze ambientali, tecnologie e produzioni animale, scienze della nutrizione.

Assegnazione di chioschi o stand per l’esposizione di preparati fitoterapici e prodotti biologici o locali

Saranno assegnati, mediante bandi pubblici del Comune, chioschi o stand in cui esporre e vendere prodotti biologici o locali o preparati fitoterapici. In ognuno di questi stand dovranno essere disponibili spuntini per chi partecipa al progetto “Oasi della salute” seguendo uno dei percorsi segnalati in città. Gli spuntini saranno decisi in accordo con nutrizionisti o medici che partecipano al progetto.  

Controlli antidroga nelle scuole e corsi d’informazione sugli effetti del consumo di droga e alcool

Le forze di polizia e i carabinieri, con l’ausilio delle unità cinofile, svolgeranno controlli mensili – e, se necessario, anche più frequenti – , nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Ogni anno saranno tenuti, per tutte le classi delle suddette scuole, corsi d’informazione sugli effetti delle droghe e dell’alcool sull’organismo. I docenti saranno selezionati con bandi pubblici, tra medici, biologi, farmacisti o chimici.

Analisi ambientale mediante idonea strumentazione e software di gestione dei dati da parte di naturalisti e biologi

I Dipartimenti di Igiene delle Università della Campania e l’ARPAC dovranno elaborare i dati raccolti mediante stazioni di monitoraggio presenti in città. I dati e le elaborazioni software con i commenti dei ricercatori saranno pubblicati in uno spazio web del Comune consultabile da tutti i cittadini iscritti all’anagrafe del Comune di Avellino. Ogni xenobiotico presente nelle matrici ambientali dovrà essere classificato in base al suo impatto ambientale mediante una specifica scala di tossicità.

Verrà prestata particolare attenzione agli inquinanti primari e secondari di tipo gassoso e al particolato.

Valutazione di qualità ambientale

Con la valutazione della qualità ambientale da parte di esperti nei settori dell’analisi tossicologica, dovranno essere individuate le cause inequivocabili dell’inquinamento cittadino (non solo con rilevamenti strumentali dalle centraline, ma anche con indicatori biologici della qualità dell’aria e delle altre matrici ambientali) e dovranno essere proposte specifiche strategie per ridurre i livelli di contaminazione degli agenti tossici accertati e strategie di risk management per gli xenobiotici potenzialmente tossici presenti in dosi preoccupanti.

Incentivazione e promozione di studi sulla biodiversità del paesaggio urbano (specie floreali e faunistiche presenti nell’ambiente cittadino)

Saranno avviati progetti di monitoraggio, classificazione e censimento delle popolazioni di specie vegetali e animali presenti dell’ambiente urbano per studi di conservazione biologica, pubblicazioni scientifiche, tesi di laurea e di dottorato. In tali progetti saranno identificate aree di maggiore concentrazione di queste specie e saranno proposti interventi di conservazione per incrementare le popolazioni selvatiche presenti nell’ambiente urbano e nei parchi.

I cittadini che partecipano al progetto e che percorreranno le “vie della salute” avranno la facoltà di segnalare gli avvistamenti o l’ascolto di versi o richiami durante le passeggiate terapeutiche in specifiche aree web adibite alle segnalazioni.

Elaborazione di strategie di recupero ecologico e innovazione tecnologica eco-sostenibile

Dopo una fase conoscitiva e di primo monitoraggio, in Comune saranno stabilite e discusse le azioni da intraprendere, quali, a titolo esemplificativo, opere d’ingegneria naturalistica, riqualificazione del verde urbano, piantumazione di specie arboree antifrana, decontaminazione, riduzione/eliminazione delle fonti d’inquinamento e recupero idrogeologico.

Dovranno, ad esempio, essere proposti interventi di piantumazione di specie arboree antifrana e che radicano rapidamente per far fronte al degrado di suoli a rischio per frane ed erosione o per i fondovalle di torrenti e fiumi nel territorio avellinese e irpino.

Saranno anche intrapresi: progetti di creazione di orti urbani gestiti dai cittadini che rispondono a bandi del Comune con coltivazione e recupero di varietà locali; di ripristino di strutture sportive già esistenti in città con interventi di riattamento e messa in sicurezza, per dare, ai cittadini di tutte
le fasce d’età, la possibilità di seguire corsi e praticare attività sportive.

Potranno essere adottate tutte le strategie possibili per migliorare l’arredo urbano e, in generale, il decoro delle strade cittadine, alla cura del quale saranno invitate tutte le associazioni che vorranno, gratuitamente, contribuirvi.

Potranno essere installate anche colonnine elettriche o stazioni  per la ricarica di auto elettriche.

Tra gli obiettivi del recupero ecologico dovrà essere presente una caratterizzazione e quantificazione della vegetazione naturale (Westhoff, 1983) e della vegetazione antropogena urbanizzata (Ferrari, 2008).

La classificazione di una “naturalità del paesaggio” urbano apre un’ulteriore possibilità di analizzare, sotto i profili della quantità e della qualità, le caratteristiche di un paesaggio e di misurare i miglioramenti di un piano di recupero ecologico sul lungo periodo. La classificazione dovrà rispettare l’IVN (Index of Vegetation Naturalness) e i gradi (5) e le categorie (13) riportati nelle tabelle (Ferrari et al., 2008).

Analisi dei costi

Si dovrà elaborare una precisa analisi dei costi e dei ricavi per le spese da affrontare per il progetto. Si dovrà fare richiesta di accesso ai finanziamenti dell’UE per lo sviluppo urbano e regionale, per l’occupazione e inclusione sociale o per la ricerca e per l’innovazione, quindi al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FES), ai Finanziamenti diretti della Commissione Europea (programmi “Salute per la Crescita” e “Sicurezza Alimentare”) . Saranno accettate anche donazioni private di cittadini e persone giuridiche che hanno a cuore il bene pubblico. Tutte le donazioni e i bilanci saranno visibili su specifiche pagine web del Comune.

Figure professionali da impiegare nel progetto:

commercianti, architetti, naturalisti, biologi, dottori in scienze erboristiche, forestali, biologiche, naturali e ambientali, geologi, dottori agronomi, fitopatologi, bioinformatici, chimici, operatori ecologici, commercialisti, medici, operatori socio-sanitari, infermieri. preparatori atletici, laureati in scienze motorie.

Bibliografia

Ferrari, C., Pezzi, G., Diani, L., Corazza, M., 2008, Evaluating landscape quality with vegetation naturalness maps. An index and some inferences. Applied Vegetation Science 11: 243-250.

Westhoff, V., 1983. Man’s attitude toward vegetation. In Holzner, W., Werger, M.j.A. and Ikusim, I ed., Man’s impact on vegetation: 7-24. Junk, Den Haag.

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